Motori Di Ricerca | Guida Seo Parte 02 – Strategie
OTTIMIZZA LE KEYWORDS
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Eccoci al secondo di quattro post che compongono un vero e proprio manuale guida sull’argomento SEO. Prima di tutto, se non l’hai ancora fatto, devi leggere assolutamente il primo articolo. Anche questo post è lunghissimo ( circa 6000 parole ). Quindi ti consiglio di concentrarti bene e ti auguro una buona lettura.
Inoltre potrai scaricare questo post sotto forma di report PDF utilizzando il modulo che troverai più avanti.
Iniziamo…
Ecco prima di tutto un elenco dei principali posti dove è consigliato che una parola-chiave appaia. Al solito, non esagerare: “consigliato che appaia” non vuol dire “apparire a tutti i costi”, se l’inserimento appare forzato, meglio rinunciare, o il motore di ricerca potrebbe penalizzarti.
- Nel titolo (tag TITLE) della pagina
- Nei meta tag
- Nelle intestazioni (tag H1 e simili)
Un’intestazione può contenere una o più parole-chiave inerenti l’argomento trattato dal testo ad essa seguente. Ti consiglio di produrre intestazioni brevi e i cui contenuti riassumano bene i temi della pagina o del paragrafo a cui esse fanno riferimento.
- Nelle prime righe di testo di una pagina
- Nei testi cliccabili (anchor text) dei link
Il testo che fa parte di un link ad un’altra pagina gioca un ruolo molto importante. Far apparire una keyword nel testo dei link aiuta a formare un’attinenza tra il termine usato e la pagina verso cui il link punta nonché, in misura minore, con la pagina su cui il link risiede.
Densità delle keyword
È necessario precisare che l’ottimizzazione di una pagina per alcune keyword consiste in qualcosa di molto, molto più complesso del semplice accertarsi della loro presenza nei punti-chiave della pagina.
È facile cadere nell’errore di credere che le buone posizioni si basino principalmente sulla quantità delle keyword ed è per tale ragione che molte delle domande più frequenti su questo argomento sono del tipo
“quante keyword devo usare al massimo…?” oppure “qual’è la lunghezza da dare a questo testo?”
Sono tutte domande che hanno per oggetto la mera quantità e che si fondano sull’errato presupposto che “molto è meglio di poco” o che esista una “lunghezza giusta” del testo, un valore assoluto da rispettare.
La realtà è che focalizzare la propria attenzione sulla quantità, ti porta a commettere errori grossolani, che vanno a penalizzarti nel lungo termine. Se una parola/keyword si sposa bene in un contesto, può avere senso usarla, altrimenti è meglio metterla temporaneamente da parte.
La banale e poco sensata ripetizione di parole chiave e’ soltanto deleteria: non mi stancherò mai di ripeterlo.
Assicurati che la densità delle keyword nel testo non superi il 10 % della pagina. Per monitorare qual’è la densità attuale delle keyword nella tua pagina, puoi usare gratuitamente diversi tool online tra cui
http://www.seochat.com/seo-tools/keyword-density/
Aggiungi sempre i sinonimi delle parole chiave. La loro presenza ti aiuterà non poco a migliorare il tuo posizionamento online.
Ottimizza le immagini
Ogni immagine può essere accompagnata da una descrizione che prende il nome di “alt text”. Assicurati che che l’alt text includa le parole chiave dove appropriato. Inoltre sempre più spesso gli utenti che cercano informazioni online, fanno riferimento a Google image.
Taggare appropriatamente le tue immagini con apposite keyword è il modo migliore per poter garantirsi un buon ranking in google images.
Ottimizza la struttura del sito
Ogni pagina importante del tuo sito web, deve linkare alle altre pagine importanti. Assicurati a questo proposito, che ogni pagina disti dalla home page al massimo 2 click.
Si tratta di un passaggio questo importantissimo in quanto più le pagine sono “nascoste” meno sono considerate rilevanti dai motori di ricerca. Aggiungi inoltre link di qualità. Linkare ad esempio ai siti più autorevoli sulla materia che stai trattando, è senza dubbio un espressione del tuo desiderio di offrire contenuto di alta qualità ai tuoi lettori.
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Page Rank
Nel corso del processo di indicizzazione, Google considera pesantemente l’età del sito e di conseguenza il page rank ad esso relativo.
Il Page Rank è un numero da 0 a 10 che Google assegna ad ogni pagina su Internet sulla base del numero e la qualità degli outcoming link (ossia link provenienti dall’esterno al tuo sito come quelli che abbiamo visto nell’esempio dell’anchor text).
Da quando Google rivela questo numero sulla barra degli strumenti del proprio browser, si è cominciato ad utilizzare questo dato sempre più spesso come un parametro per valutare la rilevanza assegnata da Google ad un determinato sito o pagina web. Ciò ha gradualmente portato ad un’attenzione ossessiva per il proprio page rank da parte dei webmaster, e alla vendita – a prezzi estremamente elevati – di link provenienti da siti web con page rank elevato.
Google ha in seguito smesso di fornire dati aggiornati sulla barra degli strumenti, aggiungendo un gap di 6-9 mesi (o più) di ritardo tra il Page Rank assegnato alla pagina e quello effettivamente visibile al pubblico.
Il dibattito sull’importanza del Page Rank per la strategia SEO è ancora aperto. Personalmente ritengo che il Google Page Rank non sia un elemento determinante per l’ottimizzazione nei motori di ricerca.
Alcuni siti web che hanno un Page Rank uguale a 0, e tuttavia riescono comunque ad ottenere un buon posizionamento organico. Questo grazie ad una strategia di link building ben pensata.
Ti consiglio inoltre di non considerare il page rank un fattore primario per monitorare la concorrenza. La metrica in sé infatti è inutile a meno che non se ne possa tenerne una misurazione aggiornata, cosa impossibile per i dati relativi al Page Rank.
La migliore approssimazione che si può ottenere è, come abbiamo già visto, vecchia di almeno 6-9 mesi. Se non è possibile ottenere in modo accurato e frequente nuovi dati per una metrica, questa è praticamente inutile.
Il page rank è senz’altro importante nell’ambito della strategia di link building, in quanto link da siti web con page rank elevato e decisamente più rilevante. Ma non è né l’unico né il più importante dei fattori.
Cerca semplicemente di non sopravvalutarlo!
IL LINK BUILDING
Il link building è una componente fondamentale della strategia SEO. La più importante.
I link sono infatti la chiave per un top ranking nella prima pagina dei principali motori di ricerca per le keyword selezionate. A sua volta questo traffico offre buone possibilità di convertire visitatori in clienti.
Come abbiamo visto in precedenza un buon link ha una frase/parola chiave nell’anchor text (la parte cliccabile del link).
Un buon link proviene inoltre da un sito autorevole. Ad esempio, un link dal blog di Seth Godin aiuterà ad incrementare il tuo search ranking per il termine “corso di internet marketing” molto più di un link proveniente da un blog nuovo di zecca o poco conosciuto.
Da non dimenticare, il testo di ancoraggio (anchor text) dovrà essere accuratamente selezionato e corrispondere alla generale strategia SEO della pagina. Per fare un esempio, il link “internet marketing software” dovrà condurre ad una pagina il cui title tag è “Internet Marketing Software”.
Ora che abbiamo affrontato il perché e il cosa della creazione di link, è il momento di parlare della parte più complessa e per così dire dire trascendentale del link building, ossia il come.
Creare link building non è facile e non è un processo intuitivo fino a quando non lo si mette in pratica. Va inoltre considerato che ci sono tecniche e strategie diverse che porteranno a risultati diversi.
Nelle prossime lezioni i consigli che suggerisco per creare link building e che funzionano nel 100% dei casi, previo ovviamente un’analisi e un adattamento della strategia ai singoli casi.
Usare l’anchor text per aumentare la link reputation
Si tratta certamente di un argomento che chi già conosce un po’ di SEO stava sicuramente aspettando. La ragione per cui ne parlo in dettaglio soltanto adesso, è che non assume davvero rilevanza finché non si sia elaborata una strategia per individuare le keyword e finché non si siano prese alcune decisioni su come strutturare il tuo sito web.
Ora che abbiamo analizzato questi fattori, posso svelarti un segreto: anchor text e link reputation sono le parti più importanti dell’SEO.
Certo, ottimizzare il contenuto delle tue pagine (attraverso le parole chiave) è importante ma sono le parole usate nei collegamenti ipertestuali a fare la differenza da un punto di vista di ottimizzazione nei motori di ricerca.
Facciamo un esempio per chiarire: se vogliamo aiutare il ranking della pagina A per il termine “costumi di carnevale” allora inseriremo un link che dalla pagina B si collega alla pagina A con la parola “costumi di carnevale” nel testo.
Il testo apparirà qualcosa come ”offriamo una vasta selezione di costumi di carnevale e accessori per feste” Così facendo diciamo che la pagina B ha inviato link reputation alla pagina A. In tal modo la pagina B aiuta la pagina A ad apparire più in altro nei risultati della ricerca organica per la parola chiave costumi di carnevale.
Naturalmente più la parola chiave è competitiva, maggiore sarà il numero di link che vogliamo creare. A questo stadio della nostra strategia di link building, 2 sono le tipologie di link che voglio considerare:
- Link nella navigazione: quelli che sono presenti all’interno del tuo sito nella parte dedicata alla navigazione. Ciò include anche i link a piè di pagina.
- Link contestuali: link presenti nel corpo del testo di una singola pagina del tuo sito che linkano all’interno del sito stesso (ad esempio se parliamo in una pagina di un’altra cui facciamo riferimento), ma più frequentemente all’esterno per aiutare il ranking di altri siti. Questi link sono utili al visitatore così come alla reputazione della pagina di riferimento.
Link nella navigazione
Qui la quantità di testo che puoi usare e limitata , in quanto lo spazio che hai a disposizione è a sua volta limitato.
Cerca pertanto di selezionare con attenzione i link che vuoi inserire nella barra di navigazione. Uno dei link che deve essere sempre presente in ogni pagina del tuo sito è quello che riporta alla home page.
Link contestuali
Come abbiamo già accennato, accanto ai link della navigazione, troviamo link contestuali, ossia link che riportano ad un’altra pagina con le apposite parole chiave che ci interessa appaiano nell’anchor text.
Questa tipologia di link non deve essere necessariamente rivolta all’esterno, ma può anche essere focalizzata all’interno del sito. Supponiamo ad esempio che nella tua pagina dedicata a costumi di carnevale menzioni il fatto che offri accanto ad essi anche accessori per feste. In questo caso puoi utilizzare un opportuno link che rimanda il lettore a una pagina specificamente creata per gli accessori.
Ma è tutto questo davvero importante?
Il modo migliore per avere una risposta è chiedere a wikipedia che cosa ne pensa. Wikipedia ottiene un traffico altissimo sui motori e le ragioni sono non soltanto i così detti incoming link, ma soprattutto il gioco di cross linking tra le pagine di wikipedia stesse, con anchor text altamente ottimizzati.
Con questo esempio dovrebbe essere chiaro quanto è importante il gioco di link interni ed esterni al sito web.
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Migliorare il livello di indicizzazione
Come fatto ovvio, maggiore è il numero delle pagine che hai nel sito web, maggiore è la quantità di contenuto indicizzabile dai motori di ricerca.
Ciò che non è ovvio però, è il fatto che i motori di ricerca non hanno un’idea precisa di quante pagine sono presenti nel sito web fino a quando non li informiamo. Sto parlano di un concetto chiamato index penetration, che corrisponde al numero di pagine effettivamente indicizzate dai motori.
Ricorda: per i motori di ricerca, una pagina che non è inclusa nel loro indice (o database) praticamente non esiste.
I passi fondamentali per assicurasi che il proprio sito sia accuratamente indicizzato sono 2:
- Sottomettere il tuo sito ai motori di ricerca
- Sottomettere la tua Xml site map a web master tool. Questa operazione completa la prima, assicurando che tutte le pagine presenti nella tua sitemap vengano indicizzate.
LINK BUILDING EXCELLENCE
Il primo passo per creare una strategia di link building solida dalle basi, e riconoscere la qualità dei link che ti trovi di fronte.
Esistono 4 livelli di Link Building Excellence.
1° Livello
Link che puoi costruire da te e che non richiedono troppo tempo e fatica Prima di approfondire questo argomento, vorrei sottolineare che è assolutamente necessario aver pianificato una keyword strategy adeguata assicurandosi di aver ottimizzato ogni pagina del proprio sito web per una parola chiave specifica. Qualsiasi link nel vostro sito web deve essere progettato per aiutare il ranking di una pagina specifica nei motori di ricerca per una determinata parola chiave.
Detto questo, la prima tipologia di link che ogni business deve assicurarsi, è quella che non richiede alcun aiuto esterno. Ci sono un sacco di business directories là fuori, dove si può registrare il proprio URL, il nome dell’azienda e la descrizione dell’attività. Alcune di esse richiedono un processo di conferma, altre una quota di registrazione.
Yahoo! Directory, Ezilon.com and Italbiz, sono soltanto alcuni esempi per siti web in lingua italiana.
In questo primo livello, sono inclusi anche molti social media website in cui si può semplicemente aggiungere il link al proprio sito. La maggior parte di questi sono ormai no follow e di conseguenza non giocano un ruolo di primo piano per una strategia di ranking, ma rappresentano comunque un’ottima risorsa per ottenere traffico mirato.
2° Livello
Link che puoi costruire da te ma che richiedono tempo e lavoro. Prima di addentrarsi in questo livello, è raccomandabile avere un blog relativo al proprio business. Senza un blog sul proprio sito, ricco di buoni contenuti ben ottimizzati, non si ha praticamente nulla a cui linkare.
Detto questo, ci sono due tecniche comuni per la creazione di link che funzionano piuttosto bene e non ti richiedono di essere un “leader di pensiero”. Questo tipo di tecniche richiedono tuttavia un maggiore investimento di tempo e denaro. Sto parlando dell’ article marketing e l’ottimizzazione di comunicati stampa.
Con entrambi questi metodi, è necessario creare contenuti rilevanti che faranno appello al tuo mercato. Per questo motivo, richiedono più tempo.
Inoltre, anche il processo per indicizzare i vostri articoli e comunicati stampa richiede un certo tempo un certo lavoro.
Tuttavia se applicati correttamente, entrambi questi metodi possono aumentare significativamente il numero di link al tuo sito.
Inoltre, se gli articoli e i comunicati stampa sono scritti secondo una precisa strategia di parola chiave in mente, e con link che supportino la stessa, si può migliorare notevolmente il proprio ranking per specifici termini chiave.
3° Livello
Questa parte di link building è simile alla vendita di un prodotto. La chiamata a freddo può risultare efficace ma investire tempo nel networking, ottenere referenze, dare prima di chiedere, etc. sono ottimi modi per ottenere nuovi clienti.
Il link building funziona allo stesso modo. Se non sei tipo da “chiamata a freddo”, ci sono un sacco di potenziali modi per ottenere link:prendere in considerazione l’idea di creare un elenco di webmaster e chiedere loro un link è senza dubbio uno di questi.
Ma se ami socializzare e investire tempo nei social network ti consiglierei di essere un po’ più paziente.
Sii persistente e datti il tempo di costruire e consolidare relazioni.
Non importa quale strada tu prenda, l’obiettivo di questo livello è quello di renderti visibile tra le persone interessate agli stessi tuoi argomenti.
Si tratta di una fase auto promozionale. Attenzione però promuovere se stessi in modo tale da garantire sempre un valore aggiunto. Qualificarsi per questo livello significa diventare una risorsa di informazione per chi è nel vostro stesso settore.
Il primo passo è leggere i blog altrui. Quindi, lasciare commenti. Poi, eventualmente, iniziare un rapporto di comunicazione uno a uno. Il modo migliore per coinvolgere un blogger in una comunicazione uno a uno è quello di indicare contenuti d’altri che potrebbero risultare interessanti per lui. Nel mondo del non marketing, tutto ciò avviene di solito tramite email. Nel mondo del marketing, tramite Twitter, Delicious, StumbleUpon, Digg e altre piattaforme di social networking per condividere le argomenti e topic.
Dal punto di vista della creazione di link, l’obiettivo finale di questo livello è quello di ottenere un invito a scrivere un articolo per altri blog o siti web.
4°Livello
Link ricevuti da altri per aver creato contenuti degni di nota.
Questo livello è un po’ come l’ultimo mese dell’anno scolastico, ormai il grosso del lavoro è fatto.Tempo oramai di godersi le vacanze.
La cosa più importante da ricordare, è che tutto questo non accade dal giorno alla notte,specialmente se hai un piccolo business.
Se segui questo percorso tuttavia, non c’è alcun motivo per cui tu non riesca a far valere i tuoi diritti sul web.
Ricorda, il più grande errore che un novizio internet marketer può fare è pensare che la creazione di contenuti di qualità sul proprio blog sia tutto quello che serve per diventare internet marketer di successo.
COME SVILUPPARE UN PIANO DI LINK BUILDING
Per aiutarti a creare la tua strategia di link building ho elaborato una guida step by step. In realtà una volta cominciata l’implementazione, sarà evidente come questi passi si sovrappongano tra loro, così come i livelli di link building sopra descritti. Li analizzo singolarmente uno ad uno, solo per una questione di chiarezza.
Definisci le basi
Sviluppare un programma di link building (anche nel caso di siti totalmente nuovi) comincia da un’analisi della situazione corrente, non soltanto tua ma anche della concorrenza.
Analizza gli incoming link
Analizzare gli incoming link significa individuare da dove i link provengono e che tipo di anchor text viene utilizzato. Non è immediato riuscire ad ottenere un quadro completo, ma esistono vari strumenti che puoi utilizzare.
Google Webmaster Tool:
Abbiamo già parlato di Google Web Master Tool come strumento per assicurarsi che la propria XML site map sia indicizzata.
Una volta che ti iscrivi e verifichi il tuo sito, ottieni anche una chiara panoramica dei link che google, Yahoo o Bing hanno trovato rivolti al tuo sito. (www.google.com/webmasters/sitemaps)
Yahoo Site Explorer:
Ti consente di esplorare gli incoming link per una singola pagina o l’intero sito web. Confrontare il numero di incoming link che puntano alla home page con quelli che puntano al resto del sito web, ti dà un’idea di quanti “deep link” (“link interni”) hai. (siteexplorer.search.yahoo.com) Un deep link è un link che non punta alla home page. Ricorda, i link alla home page sono sempre i più importanti.
Backlink Analyzer: (tools.seobook.com)
E’ uno strumento gratuito che puoi trovare su SEO Book.com di Aaron Wall e ti permette di analizzare l’anchor text dei link. Purtroppo non sempre funziona alla perfezione. Ecco perché ti nomino anche alcuni software a pagamento che ti permettono di raggiungere lo stesso risultato: Tattler, Optilink, e SEO elite.
Si tratta di un lavoro che può risultare noioso, è vero, ma che allo stesso tempo è estremamente utile per rendersi conto di quali link stanno puntando al tuo sito. Si tratta anche di un ottimo tavolo per instaurare relazioni con potenziali affiliati, partner o clienti. Senza contare, che puoi utilizzare questa risorsa per studiare la concorrenza.
Aumenta i link naturali
In ogni link sono 2 le facce della medaglia.
Ovviamente dalla prospettiva di webmaster, ti interessa che più siti possibili linkino a te con una anchor text ottimizzato. Ma mettiti per un momento nei panni di chi potenzialmente può fornirti un link. La domanda a questo punto è quali pagine sul tuo sito hanno la maggior probabilità di ricevere link e come è possibile migliorarle?
Prima cosa che devi verificare è di avere un contenuto di qualità cui naturalmente molti vorranno linkare. Se ti accorgi di non aver pagine interessanti cui linkare, non perder un attimo di tempo e aggiungile immediatamente.
Supponiamo che tu stia vendendo accessori e vestiti firmati con il logo del Milan. Gli appassionati e i fan acquisteranno vestiti e berretti con il logo della squadra e, se disponibile, con il nome del proprio calciatore preferito.
Dunque, perché invece di avere un unico ampio catalogo della merce in vendita, non creiamo una pagina per ogni calciatore, con Rss feed e link alla pagina della merce?
Pensi che fan e appassionati lincheranno a quelle pagine? Ci puoi scommettere! E ancora, quanto è alta la probabilità che se qualcuno cerca su Google i nomi dei calciatori, trovi te? Te lo assicuro, altissima! Così facendo, non collezionerai soltanto link a casaccio, ma link di valore e visitatori ripetuti!
Analizza la competizione
Ci sono diversi modi per dare tener d’ occhio la competizione. In una prospettiva a lungo termine, vorrai condurre un’analisi approfondita per conoscere chi linka ai siti web della concorrenza, come i tuoi concorrenti ottengono quei link, quali sono i loro punti di forza e di debolezza.
Il tuo obbiettivo sarà quello di assicurarti che i siti web che linkano ai tuoi concorrenti più importanti linkino anche a te.
Ecco ciò che ti consiglio di fare.
Installa la Google Toolbar (se ancora non l’hai fatto). Aggiorna lo stato delle impostazioni ad avanzate. Se usi Mozilla Firefox, cerca e installa la così detta Search Status plugin . In questo modo avrai la possibilità di vedere il page ranking dei tuoi concorrenti e paragonarlo al tuo.
Google Toolbar è una barra che, integrandosi nel browser, consente di fare ricerche su Google, visualizzare il Page Rank del sito visitato e bloccare i pop up, più una serie di altre funzioni avanzate che ti forniscono informazioni su qualunque pagina web.
Il page rank sarà indicato con un numero da 1 a 10 che pur non rappresentando il valore assoluto del page rank (come visto nelle lezioni precedenti), è un indicatore importante per comprendere il livello di forza della concorrenza.
STRATEGIE DI SOCIAL MEDIA
Implementare una strategia di link building può richiedere molto tempo, ed è per questo che è bene sviluppare un piano d’azione accurato e strategico.
I social media sono decisamente un’ottima piattaforma su cui contare. Vediamo insieme come è possibile utilizzarli per il SEO.
2.0 Blog & Forum
Se ci sono altri blog o forum focalizzati sul tuo topic,(e probabilmente ce ne sono parecchi) potresti trovare in questi un’ottima opportunità di link building. E’ importante trovare tempo da spendere in queste community per interagire con professionisti nel tuo campo.
Personalmente spendo sempre un po’ di tempo ad interagire in forum legati al web marketing ed SEO.
Attenzione: costruire relazioni richiede tempo e pazienza ma può rivelarsi divertente e soprattutto produttivo
Creare una fan page su facebook, non solo fornisce visibilità, ma risulta importante anche dal punto di vista della strategia SEO poiché garantisce un link di qualità direttamente da una risorsa di Google.
Ecco una breve guida step by step da seguire per ottimizzare al meglio la tua Fan Page.
Nome.
Scegli il nome del tuo servizio o prodotto come nome della tua fan page. Evita accuratamente qualunque accozzaglia di parole chiave che richiami lo stile degli spammer. Ti consiglio inoltre di modificare il nome della tua fan page il meno possibile, o per nulla. Google infatti non ama troppo i cambiamenti che possono portare pertanto alla perdita di preziosi punti SEO.
Username.
Scegli accuratamente il tuo username: il tuo Facebook username infatti andrà a costituire il vero e proprio URL. Anche in questo caso opta per il nome del tuo brand più di ogni altro.
About Box.
Usa strategicamente il testo “about” subito sotto la foto profilo. Questo è infatti il posto migliore per piazzare le tue keyword in quanto si posiziona al primo posto nella struttura CSS della fan page. Ricorda che il “Box about” può contenere al massimo 250 caratteri: pertanto scegli le tue parole chiave con estrema attenzione.
Info Box.
Usa questo box per le tue parole chiave e per rendere visibili link ad altri tuoi siti web o profili online. Questi ultimi tra l’atro beneficeranno di un ottimo backlink.
Foto.
Aggiungi foto alla pagina e assicurati di inserire le tue principali parole chiave sia nel titolo che nella descrizione. Come ho già avuto modo di accennare, le foto, se usate strategicamente, possono aiutare significativamente il posizionamento organico.
Inbound link.
Assicurati più link possibili dall’esterno inserendo il link tua pagina su Facebook in tutti i tuoi siti web o blog. Esempio classico il logo cliccabile intitolato contatami su FB sulla home page.
Twitter in Italia oramai è una realtà consolidata! Non solo il numero di utenti Twitter sta aumentando di giorno in giorno, anche l’interesse delle persone e dei media sta aumentando con essi.
E’ quindi necessario esser pronti ad armeggiare lo “strumento” Twitter nel migliore dei modi e conoscerne il valore per una strategia SEO di successo.
Devi sapere che mantenere il tuo Twitter account aggiornato può fare la differenza. Infatti i tweet vengono periodicamente indicizzati da google, live, essendo Twitter il social media live per eccellenza. Supponiamo ad esempio che si stia verificando un evento sportivo particolare. Il posto online dove più se ne parlerà in tempo reale è senza dubbio Twitter. Ecco che Google indicizzerà come prioritari i tweet relativi a quel topic.
I tweet rappresentano inoltre un ulteriore voto a favore che Google utilizza per definire la Link popularity di un sito.
Ricorda, la link popularity è un fattore essenziale in una strategia SEO vincente.
Abbiamo già accennato a questi concetti, ma richiamarli non fa male.
La Link Popularity corrisponde al numero dei link esterni che arriva no al tuo sito. Più questo sono, meglio è.
Accanto alla link popularity, si trova la Link Reputation. La link reputation corrisponde semplicemente alla qualità del link, ossia di quella parte del link che abbiamo in precedenza definito anchor text.
La combinazione di questi fattori è imprescindibile ad una strategia SEO di successo.
Ricorda: se qualcuno ti dice che utilizzare i social media per migliorare il tuo ranking è inutile in quanto la maggior parte di essi è ormai no follow, non cadere nella trappola del luogo comune. E‘ vero, l’opzione no follow impedisce alla tua pagina di ottenere il valore che Google le darebbe altrimenti, ma Google vede il link ugualmente anche se non lo indicizza. Il valore che Google da a quei link è ancora piuttosto elevato e può fare la differenza.
Se non hai tempo di aggiornare il tuo Twitter account più volte al giorno, puoi servirti di appositi software che ti permettono di programmare la pubblicazione dei tuoi tweet. Uno di questi è TwitteeLater.com
STRATEGIE DI SOCIAL MEDIA
Youtube
Sono pronta a scommettere che ti starai chiedendo cosa diavolo Youtube abbia a che fare con il social media marketing. Te lo spiego subito: Youtube è un video site ma allo stesso tempo un vero e proprio social network. Pubblicare video che linkino al tuo sito web, e ottenere un buon ranking su youtube, avrà un impatto incredibile sul ranking del tuo sito web.
Ecco la strategia di social media marketing per SEO su Youtube, che continua a riscuotere un notevole successo:
1 – Crea il tuo video
2 – Crea un video veloce, 3 o 4 minuti al massimo
3 – Presentati e presenta il tuo sito web: cosa offre e come appare(puoi utilizzare un software gratuito come screen flow per registrare il tuo sito web che appare sul desktop mentre stai parlando)
4 – Concludi con una chiara call to action (chiamata all’azione). In altre parole invita gli utenti a linkare al tuo sito web (il cui link apparirà sul tuo video)
5 – Ottimizza il tuo video. Quando carichi un video, assicurati di utilizzare quante più parole chiave possibili, a costo di esaurire il numero di caratteri disponibili
6 – Assicurati di inserire il tuo URL all’inizio della descrizione. Il thumbnail, ossia la piccola immagine che apparirà quando il tuo video è in lista, conterrà l’immagine centrale del video. E’ importante pertanto controllare che sia un’immagine che può invogliare un utente a cliccare e guardare il video
Questa prima fase dell’ottimizzazione on video è soltanto l’inizio. Per assicurarti un buon ranking su Youtube, è infatti necessario fare in modo che il video venga rivisto più volte, ed eventualmente votato positivamente.
7 – Perché il tuo video si diffonda, la call to action è un elemento base, ma è ancora un aspetto on video. Ciò che puoi fare per aumentarne la popolarità è creare un tuo Youtube Channel (canale video personale) dove caricare tutti i tuoi video relativi ad un tema specifico. A questo punto, utilizza l’opzione di ricerca per gruppi o playlist per individuare altri video channel che si occupino del tuo stesso tema. Si tratta di concorrenti, è vero, ma non dimenticarti che la principale potenzialità di Youtube risiede nel fatto di essere un social network con opzione video sharing incorporata.
8 – Video in risposta al tuo, possono incrementare la visibilità del tuo video notevolmente. Senza dimenticare che ogni volta che pubblichi un commento sul video di qualcuno e questo commento viene approvato, ottieni automaticamente un backlink al tuo Youtube channel, anche questo fattore rilevante per il tuo ranking. Ecco allora che può non sembrarti più tanto strano inviare un invito di amicizia ad eventuali concorrenti.
9 – Quando cerchi video in cui pubblicare commenti, può risultarti utile selezionare la tua ricerca in base al numero di volte che questo è stato visto, o al rating raggiunto, ossia il numero di stelle che alla base di ogni video indica quante volte è stato votato.
10 – Interagisci: come ho già avuto voluto sottolineare, Youtube è un social network. Qualcosa che fino a poco tempo fa io ignoravo completamente, è che Youtube ti permette di creare una lista di amici, proprio come Facebook o altri social network. Crearsi una lista di follower è importante per incrementare la popolarità e la visibilità (e dunque, come vedremo tra poco, il ranking).
Se non sai da dove cominciare per creare una lista di follower, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero risultarti preziosi. L’interazione non si limita a youtube soltanto. Una volta creato il tuo youtube channel, ciò che devi fare è diffonderlo e farlo conoscere.
- Pubblica il link in forum che parlino del tuo topic
- Inserisci il link del Youtube channel alla fine delle tue e mail
- Sottometti il tuo video a diversi video site (manualmente o attraverso l’aiuto di un software per video submission).
SCAMBIO E ACQUISTO DI LINK
Fino a un po’ di tempo fa era praticamente impossibile parlare di SEO senza sentir nominare strategie di reciprocal link o link exchange. Non ci pensare. A meno che non ci sia qualcosa di più che un semplice scambio di link, lascia perdere, non ne vale la pena.
Google non è stupido! Sa identificare facilmente i reciprocal link e facilmente li ignora.
Per quanto riguarda l’acquisto di link, si tratta di una strategia che nel lungo termine non permette di mantenere un’alta competitività. Di seguito i motivi:
- Disporre solo di link che si sono acquistati è rischioso
- I concorrenti possono facilmente clonare link acquistati
- Se sei in una nicchia particolarmente competitiva i tuoi concorrenti si serviranno di ben altri strumenti di link building più efficaci, e ti taglieranno fuori da mercato con estrema facilità
Naturalmente se linki ad un sito autorevole non c’e’ ragione per cui tu non voglia a tua volta ottenere un link da questo. Non c’e’ nulla di male in tutto ciò. Così come non c’e nulla di male nell’acquistare qualche link, soprattutto all’inizio della tua strategia, se parti da zero. L’importante è sempre cercare di costituire una relazione attraverso lo scambio di link e non fare dello scambio o dell’acquisto di link una strategia volta ad ingannare i motori di ricerca.
Ricorda: scambio e acquisto di link può costituire una forma di supporto, ma non deve rappresentare la tua sola e unica strategia di link building.
PIU’ QUALITA’ E PIU’ LINKABILITA’
Finora abbiamo parlato di come ottenere incoming link al nostro sito web. Ma abbiamo omesso qualcosa di fondamentale: elemento preponderante per raggiungere questo obiettivo non è ancora arrivato.
La parola magica che da questo momento in poi devi ricordarti è “contenuto”.
Non fossilizzarti sulla densità o frequenza delle parole chiave, distribuendole meccanicamente qua e là a casaccio. I motori di ricerca non sono stupidi. Non è facile dargliela a bere, tanto meno ristabilire le proprie credenziali una volta che le carte son state scoperte.
Dai piuttosto un’ occhiata al contenuto della tua pagina web. Che dico, un’occhiata? Al contrario, leggilo attentamente e valuta innanzitutto se è davvero un contenuto di qualità. Mettiti nei panni degli utenti cui ti rivolgi e chiediti se, al posto loro, saresti contenti e soddisfatto di quanto state leggendo.
Se la risposta è NO, inutile dirlo, riscrivi immediatamente il testo e assicurati di aggiungere valore reale di informazione.
Se la risposta è SI, ben fatto! Sei sulla strada giusta.
Di seguito ti espongo 9 modi semplici ma efficaci per aumentare il contenuto di qualità sul tuo sito, e automaticamente anche il tuo ranking su Google.
Blog Post:
Aggiornare giornalmente o settimanalmente un blog che linki direttamente al tuo sito, è incredibilmente utile per accrescere sia la quantità di informazione fornita che il ranking per la specifica pagina linkata.
Vlog:
Aggiungere video al tuo blog, permette di aumentare la visibilità della pagina a cui linka oltre che a favorire link esterni, specialmente da youtube.
Podcast:
Per chi non fosse familiare con il termine, un podcast funziona alla stregua di una newsletter, con la differenza che è un file audio. Pubblicare podcast periodicamente, aiuta a fornire agli utenti contenuto di qualità. E se soddisfatti di quanto ascoltato essi linkeranno al tuo sito, aumentandone la visibilità su Google.
Webinar:
Facile e veloce, potete sfruttare una presentazione di power point o un pdf. Se includi le tue principali keyword nel titolo del webinar, e lo promuovi alla vostra mailing list, tutti gli interessati registreranno la partecipazione e molto probabilmente linkeranno al tuo sito.
Rassegne stampa:
Utili soprattutto per la visibilità’ di news ed eventi promossi nel tuo sito web. Abbiamo inoltre già visto nel capitolo Il Potere delle Sinergie come utilizzare le rassegne stampa anche per rafforzare la strategia di link building.
Directory online:
Fornire una lista di link utili, non solo aiuta gli utenti a trovare informazioni di qualità, ma accresce al tempo stesso la credibilità del tuo business e la spontanea linkabilità al tuo sito web.
Case study:
Un altro modo, spesso sottovalutato, di favorire il numero di link al proprio sito. Qualunque potenziale cliente, prima di diventare effettivamente tale, desidera conoscere in che cosa consiste l’attività svolta dall’azienda cui sta pensando di rivolgersi. E nulla meglio dei case studies, permette di soddisfare questa curiosità. La linkabilità è assicurata.
Tutorial:
Non solo video tutorial e FAQ risparmiano tempo ed energie al customer service, ma forniscono allo stesso tempo un ottimo mezzo per creare nuovi contenuti. Invece che rispondere alle stesse domande senza sosta, perché non pubblicare domande e risposte aggiornando la lista periodicamente? I motori di ricerca amano i nuovi contenuti e gli internauti amano linkare alle FAQ.
Documenti:
Gli internauti amano scaricare documenti pdf con guide, e book ecc. Non solo si tratta di un’ottima risorsa per nuovi contenuti, ma se prima di scaricare il rapporto, ci si assicura di richiedere l’ indirizzo email per una registrazione gratuita, ecco che il documento in se’ diventa anche un ottimo strumento per costruire la propria mailing list.
Noti il trend comune in tutto questo? Aggiornare l’informazione è il contenuto per i tuoi utenti e per il motore di ricerca, ti aiuterà naturalmente ad aumentare la linkabilità al tuo sito, e dunque migliorare il tuo Google ranking.
La link building è la parte più importante di una strategia SEO. E soprattutto e la parte su cui non puoi e non vuoi smettere di prestare attenzione.
Inizialmente 20/30 link di alta qualità aiuteranno a migliorare il ranking per un sito web nuovo di zecca nell’arco di 2/3 mesi. Nel lungo termine, il tuo obiettivo sarà però quello di ottenere il maggior numero di link di qualità possibili.
La tentazione è quella di interrompere gli sforzi sul fronte del link building appena si raggiunge un buon ranking. Non cedere alla tentazione! L’ideale infatti è non smettere mai di incrementare il proprio link juice. Se non lo fai il tuo ranking può svanire gradualmente in quanto ci vogliono diversi mesi prima di assicurarsi che i propri link siano indicizzati, e dunque prima di raggiungere un posizionamento stabile.
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TO BE CONTINUED…
Eccoci arrivati alla fine di questa seconda parte della mia guida completa sull’ottimizzazione sui motori di ricerca. Seguiranno altri 2 articoli per completare questo vero e proprio manuale SEO. Se desideri essere informato dei prossimi post che usciranno, ti invito a iscriverti alle NEWSLETTERS con il modulo qui sotto.
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