Motori Di Ricerca | Guida Seo Parte 01 – Funzionamento
COSA SAPERE SUL SEO
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Questo è il primo di una serie di quattro articoli che insieme formano un vero e proprio manuale guida completa sul SEO. Infatti il post è lunghissimo ( Oltre 7.000 parole ) e ricchissimo di immagini e grafici esplicativi.
Ti consiglio ti prenderti un po’ di tempo a disposizione per concentrarti e iniziare la lettura.
Se ti fa piacere, puoi anche scaricare questo post sotto forma di Report PDF. Troverai il modulo di DOWNLOAD a breve.
Iniziamo…
Sono 30 milioni gli italiani che navigano abitualmente su internet. Si tratta di un dato piuttosto interessante per comprendere il potenziale che i motori di ricerca ti offrono.
L’ 88% degli internauti italiani utilizza quotidianamente i motori di ricerca per trovare informazioni e ricercare prodotti e servizi di ogni genere. Intercettare le esigenze di questi utenti ti offre un’opportunità unica per suscitare interesse e curiosità verso il tuo sito web, e di conseguenza concludere una vendita o acquisire un nuovo cliente.
Ben il 95% degli utenti online clicca in media sui risultati organici, mentre solo il 5% sceglie gli annunci sponsorizzati. Nel nostro percorso insieme, scoprirai come ottimizzare il tuo business online sia estremamente semplice da ottimizzare e come la strategia SEO non richieda “una vita” per raggiungere i risultati sperati.
Se hai già tentato di migliorare il tuo ranking su Google senza troppo successo, sappi che ci sono passato anche io. Ho letto libri su libri, guide su guide per ritrovarmi alla fine più confuso di prima. Notavo con delusione che ogni guida conteneva una mera lista di cose da fare ma senza un ordine preciso, e soprattutto senza un sistema vincente.
Fino a quando ho avuto l’opportunità di osservare da vicino come i web marketer di successo lavorano per ottimizzare i propri siti web. Memore delle delusioni passate, ho cominciato ad analizzare la loro strategia, partecipato a seminari, individuato i punti di forza in comune e sviluppato una strategia killer per ottimizzare con successo qualunque business online. Una strategia che ho testato sul mercato con un incredibile ritorno di investimento.
In poco tempo i business seguiti da me sono passati da un profitto di 1000 Euro al mese ad un profitto di 10.000 Euro solo da traffico “gratuito”. Tutto questo con la sola implementazione del sistema SEO.
Non mi soffermerò troppo su cifre e dati statistici, non essendo questo l’intento del mio lavoro. Se non hai alcuna familiarità con l’ottimizzazione dei motori di ricerca, niente paura.
Questa guida ti offrirà una chiara e solida panoramica su che cosa si intende quando si parla di SEO, quali sono i vantaggi e quali so le strategie chiave da implementare per ottenere risultati duraturi.
Alla fine del documento, troverai un capitolo intitolato Vocabolario SEO, con una definizione di tutti i termini tecnici utilizzati nell’ambito delle strategie di ottimizzazione nei motori di ricerca. Non esitare a consultare la sezione ogni qualvolta ti sorga qualche dubbio in merito a termini o espressioni che troverai nel corso del nostro percorso insieme.
L’acronimo SEO sta per search engine optimization, appunto, ottimizzazione nei motori di ricerca. Ottimizzare il proprio sito web significa assicurarsi che venga indicizzato dai motore di ricerca e che compaia tra i risultati, in una posizione il più possibile favorevole e rilevante all’utenza.
Vantaggio principale che i motori di ricerca ti offrono è quello di raggiungere un’audience estremamente definita con un messaggio specifico.
[tweetthis]Garantirsi visitatori selezionati può avere un effetto incredibile in termini di pubblicità, nonché di vendite.[/tweetthis]
In parole semplici, investire nel SEO fornisce un eccezionale ritorno di investimento a lungo termine.
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La strategia SEO è raccomandabile a tutte le aziende e i singoli in possesso di un business online di qualunque dimensione, che desiderano sfruttare al massimo delle possibilità il nutrito bacino d’utenza generato dai motori di ricerca, consapevoli che il posizionamento organico può offrire risultati che seppur non immediati, nel medio lungo periodo ripagheranno abbondantemente ogni investimento di tempo e denaro.
[tweetthis]Chiedersi che utilità possa avere studiare una guida sul SEO, quando e molto più semplice assumere qualcuno che faccia il lavoro per te, significa avere a disposizione un sacco di denaro da buttare e nulla da perdere.[/tweetthis]
Assumere una società che svolga il lavoro per te è infatti oltre che dispendioso, piuttosto rischioso. Non solo le strategie di SEO sono estremamente sensibili alla tipologia di business (non esistono dunque strategie universali valide per tutti, che un’azienda assunta a questo scopo possa meccanicamente adottare per voi, quanto piuttosto linee guida che vanno adattate di volta in volta).
Il SEO richiede inoltre, per essere di successo successo, un aggiornamento e monitoraggio continui, che come per ogni altra strategia di web marketing, soltanto chi conosce ottimamente il business dall’interno, può efficacemente effettuare. Chiariamo subito una cosa. Questa guida ti farà risparmiare un sacco di tempo e denaro. Resta il fatto tuttavia che lo sviluppo di una buona strategia SEO richiede sempre un tempo proporzionato ai risultati che intendi raggiungere!
Non aspettarti di ottenere un picco di 30.000 euro in profitti solo grazie alla SEO dal giorno alla notte. Detto questo, voglio cominciare il nostro percorso insieme, ponendoti una semplice domanda.
Stai leggendo questa guida per riuscire presto ad apparire sulla prima pagina di Google?
In qualità di esperto di traffico online, so per esperienza cosa si prova a vedere il proprio sito web viaggiare in prima classe sui motori di ricerca. Tuttavia, comparire tra i primi risultati nella prima pagina di google, non porterà ad alcun vantaggio se l’audience cui ti rivolgi è poco o per nulla interessata a ciò che offri.
E’ fondamentale pertanto non pensare al SEO come ad una semplice tecnica il cui unico scopo è quello di migliorare il proprio ranking, quanto invece come strategia comprensiva per attirare traffico di qualità gratuitamente.
N.B: Assumere un consulente SEO è estremamente utile per definire un piano di SEO, per comprendere quali sono gli errori che si stanno commettendo e assicurarsi di essere sulla strada giusta. Assumere una società che si occupi interamente della tua strategia di SEO invece è il miglior presupposto al il fallimento. Ricorda: un minimo errore può spazzare via i risultati e gli sforzi realizzati in mesi, a volte anni di lavoro.
COME FUNZIONANO I MOTORI DI RICERCA
Come emerge chiaramente dal grafico di cui sopra, la maggior parte del traffico online arriva dai 3 maggiori motori di ricerca:
Google, MSN,Yahoo
I numeri sono indicativi e variano da nazione a nazione, quello che conta è la differenza fra i principali attori nell’ambito dei motori di ricerca. Questo infatti è un trend globale.
Cosa che abbiamo già detto è che se il tuo sito non viene individuato da questi motori di ricerca, e indicizzato nei loro base dati, perdi per sempre la possibilità di raggiungere internauti interessati ad acquistare esattamente ciò che offrite nel vostro sito web.
I motori di ricerca agiscono attraverso una serie di operazioni algoritmiche per fornire risultati rilevanti ogni qualvolta vengano utilizzati dagli utenti per trovare informazioni.
Eccole spiegate qui di seguito.
1. Percorrono il web (crawling)
I motori di ricerca gestiscono programmi automatici chiamati crawlers (detti anche robot o spiders), i quali utilizzano la struttura di hiperlink del web per analizzare e raccogliere le pagine e i documenti che costituiscono il world wide web.
2. Indicizzano documenti
Una volta che una pagina è stata analizzata (crawled), il suo contenuto viene indicizzato, ossia conservato in un enorme database di documenti che forma il così detto indice dei motori di ricerca.
3.Processano le queries
Quando una richiesta (query) di informazione viene sottomessa al motore di ricerca (all’incirca centinaia di migliaia di volte in un giorno), il motore di ricerca individua nell’indice il documento che meglio corrisponde alla query.
La corrispondenza deve avvenire tra la parola o frase chiave nella specifica inserita dall’utente per la sua ricerca e il testo del documento. Ad esempio, una ricerca per:
style and fashion magazine
su Google riporterà 288,000,000 risultati.
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Tuttavia la ricerca della stessa frase tra virgolette
“style and fashion magazine”
riporterà solo 168,000 risultati.
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Mentre nel primo caso Google riporta tutte le pagine che contengono i termini style, fashion e magazine, nel secondo caso soltanto i documenti che contengono esattamente la frase style and fashion magazine.
In questa guida, il motore di ricerca cui farò riferimento maggiormente è Google. Due le ragioni:
- La maggior parte delle strategie applicabili su Google, valgono per qualunque altro motore di ricerca
- Oltre il 50% delle ricerche online sono effettuate su Google, da cui la sua fama di principale e migliore risorsa di traffico online.
Altri “operatori di ricerca” (11 sono i principali per Google) possono cambiare la tipologia di risultati che un motore di ricerca considererà come corrispondenti alla query.
4. Definiscono il Ranking dei risultati
Una volta che il motore di ricerca ha determinato quale risultato corrisponde meglio alla query, chiede all’algoritmo di definire attraverso una seri di calcoli quali, tra i risultati ottenuti, è più rilevante alla query data. Il ranking viene fornito sulla pagina dei risultati dal più al meno rilevante. L’utente avrà ora a disposizione un ampio bacino di risultati tra cui scegliere. I fattori che gli algoritmi tengono i considerazione per definire quali risultati sono più o meno rilevanti alla query, sono proprio quelli che andiamo a definire nella prossima lezione.
FATTORI SEO ON-PAGE E OFF-PAGE
L’espressione ottimizzazione nei motori di ricerca descrive uninsieme di attività e tecniche finalizzate primariamente adaumentare il traffico mirato al tuo sito web attraverso i motori di ricerca (ricerca organica). Per chiarezza distribuirò questo insieme di attività in 2 grandi gruppi:
- gruppo di fattori on page (ossia che avvengono all’interno del sito web vero e proprio)
- gruppo di fattori off page (che si verificano cioè sempre online ma all’esterno del sito web).
Il grafico sotto è una versione semplificata della SEOchecklist che ho creato per te. Assicurati di scaricare la tabella e tenerla sempre a portata di mano nel corso del processo di ottimizzazione del tuo sito web.
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FATTORI SEO ON-PAGE
Struttura del sito web
Uno dei componenti base per una strategia SEO di successo parte dalle basi. Quando parlo di basi, mi riferisco alla struttura del sito web che intendi ottimizzare e parlo in particolare del livello di usabilità e accessibilità di un sito web.
Accessibilità e Usabilità di un sito
Costituiscono gli elementi critici per definire la prima impressione di un visitatore. Ricordate infatti che la prima impressione è quella che conta davvero, e si forma in meno di 7 secondi.
Proprio così! 7 secondi è l’intervallo di tempo che hai a disposizione per colpire l’attenzione di un visitatore, convincerlo a trattenersi e molto probabilmente convertirlo in un tuo cliente. Ecco dunque di seguito un’analisi dei fattori critici di cui è assolutamente indispensabile tenere conto quando parliamo di struttura di un sito web “SEO friendly”.
Accessibilità
Per poter risultare funzionale, un sito web deve essere in grado di rendere accessibile il proprio contenuto sempre e comunque. La maggior parte dei problemi legati all’accessibilità, rientrano nelle categorie qui sotto elencate ed analizzate. Occuparsi di questi fattori accuratamente salvaguarderà i tuoi visitatori da ogni tipo di difficoltà che potrebbero incontrare nel visitare il tuo sito, evitandoti la spiacevole sensazione di star perdendo prezioso traffico mirato, che non potendo accedere o navigare facilmente il vostro sito, opterà inevitabilmente per la concorrenza.
Link cliccabili
Se un link HTML è corrotto, gli utenti non riusciranno ad accedere il contenuto della pagina. Da non dimenticare inoltre, i motori di ricerca possono penalizzare il vostro sito in termini di ranking, qualora individuino la presenza di uno o più link corrotti. Non da dimenticare il fatto che una pagina inaccessibile per link errato, non riceverà molta attenzione dagli utenti.
HTML e CSS validi
I codici HTML e CSS devono corrispondere alle line guida validate da W3C guidelines (link). Trattandosi di un aspetto esclusivamente tecnico, non mi dilungherò troppo e ti consiglio di consultare il tuo webmaster per qualunque dubbio in proposito.
Funzionalità delle applicazioni
Assicuratevi che i contenuti delle pagine che desiderate vengano indicizzate dai motori di ricerca, siano direttamente accessibili tramite un hyperlink. In altre parole, se submission forms, javascripts o altre applicazioni simili bloccano l’accesso diretto alla pagina, i motori di ricerca potrebbero non riuscire ad individuarla.
Dimensioni della pagina
Perché ogni pagina del tuo sito web venga interamente indicizzata, è necessario che la dimensione di ciascuna non superi i 150 K.
Velocità del server
La performance del server è fondamentale per trattenere visitatori e migliorare il tuo SEO ranking. Investire in un buon hosting è decisamente importante. L’hosting su cui è allocato questo sito e tutti i miei siti è Siteground, decisamente il migliore.
Usabilità
Rispondere a questo criterio consiste semplicemente nel rendere un sito web facilmente navigabile per gli internauti. Ecco di seguito, i fattori che ne fanno parte.
Design
La grafica e il design di un sito web rivestono un ruolo fondamentale nel determinare la facilità con cui è possibile navigare il sito. Standard come link in blu e sottolineati, barra dei menu in alto e a lato della pagina, loghi posizionati in alto a sinistra, non sono regole obbligatorie, ma caldamente consigliate essendo elementi che aiutano a facilitare la navigazione del sito da parte degli utenti.
Ciò che mi preme ricordiate è che un design di qualità spesso è più sinonimo di un’interfaccia semplice piuttosto che di una interfaccia piena di colori, immagini, tecnologia flash e quant’altro, senza contare che quest’ultima non viene tenuta in minima considerazione dai motori di ricerca, ed eventualmente rischia di aumentare il tempo di caricamento della pagina, riducendo la qualità di navigazione anche per gli utenti.
Struttura dell’informazione
L’informazione disponibile in un sito deve essere gerarchicamente chiara e intuitivamente distribuita. Una mappa del sito (site map) è sempre fortemente consigliata, non soltanto per facilitare la navigazione degli utenti (rendendo chiaro e semplice localizzare le informazioni da essi cercate) ma per aiutare l’indicizzazione del contenuto del tuo sito web da parte dei motori di ricerca.
Se utilizzi un’interfaccia di WordPress, installare una site map è semplicissimo e non richiede essere degli esperti webmaster.
PAROLE CHIAVE
Definiamo Keywords, le parole chiave singole o composte (di 2/max 5 parole) che ci aspettiamo gli utenti digitino nel box del motore di ricerca al momento della query per qualche informazione o servizio. E questo è un fattore da non sottovalutare: le keyword non rappresentano il nome del tuo servizio o prodotto, quanto invece il nome o frase che ci aspettiamo vengano digitati quando qualcuno si trova alla ricerca di quel prodotto e servizio.
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Come scegliere le tue keyword
Se qualcuno ti consiglia di focalizzare il vostro Google ranking sulla parola gratis…ti prego, limitati a ringraziare del consiglio e accantonalo con un gentile arrivederci. Una singola e diffusa parola come questa, è troppo generica e pertanto troppo competitiva. Ho appena fatto una ricerca su Google.it per la parola gratis, e il numero delle ricerche risulta essere 482.000.000.
Puoi immaginare ora cosa possa voler dire comparire sulla prima o addirittura le prime 10 pagine di google.it per la sola parola gratis?
Con questo però non intendo certo dire che la parola gratis non dovrebbe comparire sulla vostra pagina. Ciò che voglio dire è che per assicurarti che gli utenti ti trovino è necessario utilizzare parole chiave che in qualche modo definiscano più o meno specificamente il tuo prodotto (la parola gratis in sé non vuole dire molto) e che allo stesso tempo non presentino una competitività troppo alta da battere.
Sorge allora una domanda spontanea: se gratis non è la parola chiave migliore che possiamo selezionare, allora
La parola chiave migliore qual’è?
[tweetthis]Le keyword migliori sono solitamente composte di 2/5 parole, le frasi che ci aspettiamo i nostri utenti ricerchino sul motore di ricerca.[/tweetthis]
Ecco le 2 domande da porsi per individuarle:
- Che cosa digiterà sul box del motore di ricerca, una persona che intende cercare un servizio offerto dal mio sito web?
- Che tipo di problema/esigenza dunque il mio prodotto o servizio intende risolvere?
Le risposte a 2 queste semplici domande da sole possono rappresentare le tue parole chiave migliori. Parole chiave Singole sono troppo generiche e difficilmente permettono di ottenere un ranking elevato.
Parole chiave più lunghe (2/5 parole) ottengono più facilmente e velocemente un buon posizionamento e garantiscono spesso un tasso di conversione maggiore.
Le parole chiave composte prendono tecnicamente il nome di long tail keyword. Queste long tail keyword (letteralmente parole chiave dalla coda lunga) sono in genere 2/3 parole chiave che includono le parole e i termini utilizzai da utenti che INTENDONO acquistare.
Pensate a 2 utenti che stanno cercando on line informazioni sulla meditazione. Il primo digita la parola “meditazione” mentre il secondo la parola “corso di meditazione per principianti”. Quale utente pensi sia più incline ad acquistare? Il secondo, naturalmente.
Queste parole chiave composte avranno un numero di ricerche inferiori a termini più generici e dunque porteranno al vostro sito web una quantità inferiore di traffico.
- Minor traffico si ma di altissima qualità (come mostrato con l’esempio di cui sopra chi utilizza le long tail keyword è molto più probabile acquisti di chi cerca termini generici).
- E’ molto più facile e rapido ottenere un buon posizionamento per i termini di ricerca composti, in quanto meno competitivi.
Il grafico qui sopra mostra chiaramente i vantaggi di ottimizzare per parole chiave composte (long tail keyword).
La keyword Pyramid
Uno degli errori più diffusi in molte campagne SEO consiste nel cercare di ottenere un buon ranking su Google per un singolo termine o per alcune parole generiche. Come abbiamo detto nel capitolo precedente, termini generici possono convertire, ma le parole che garantiscono un tasso elevato di conversione sono termini specifici. Se bazzichi qua e là per SEO forum su Google.com, sentirai spesso parlare di un’agenzia immobiliare che non compare più tra i risultati legati alla parola chiave “agenzia immobiliare”. La decisione è stata presa in seguito alla considerazione che il termine era diventato troppo generico per il suo target market (mercato di riferimento), e i propri servizi non avrebbero più corrisposto alle esigenze di chi cercasse su Google risultati per “agenzia immobiliare”.
Più la ricerca è specifica infatti, maggiore è la possibilità di filtrare i risultati non corrispondenti alle tue esigenze.
Per fissare i concetti esposti, dai un’occhiata alla search value pyramid di seguito.
La maggior parte dei siti sono progettati dall’alto, e partendo da un concetto generico percorrono un percorso verso la base lungo il quale elaborano concetti specifici. Un modo più efficace di guardare al concetto di piramide è quello di posizionare in cima termini più specifici, il vostro sito avrà un tema più forte, e sarà più facile per voi dominare la vostra nicchia di mercato.
Attenzione: non sto certo suggerendo ai webmaster di creare centinaia di siti web da 3 – 5 pagine l’uno d’ora in poi.
Sto dicendo però che è meglio avere 100 pagine di qualità utili sulla Giamaica, ad esempio, che avere 1000 pagine di scarsa qualità relative a viaggi in generale. In altre parole, è sempre bene valutare il proprio grado di competitività sul mercato e le proprie risorse.
Ritornando all’esempio dei viaggi, se i tuoi competitori maggiori nel settore sono Expedia.it o TripAdvisor.com, grossi e temibili concorrenti, le opzioni sono due:
- Continua a focalizzarsi sul tema dei viaggi in generale, in questo caso però creando qualcosa di veramente originale che batta la concorrenza (cosa per la quale può risultare necessario un budget finanziario consistente).
- Concentrati su una nicchia di mercato che sia più facilmente dominabile (per tornare all’esempio precedente Giamaica VS viaggi in generale)
La densità delle keyword
Prossimità
E’ la distanza relativa tra le keyword nel corpo del testo.
Distribuzione
E’ dove le keyword devono necessariamente comparire nel corpo del testo.
Tengo a sottolineare che la densità delle keyword NON è un misuratore né indicatore di qualità dell’ottimizzazione di una pagina. Ritengo la densità delle keyword piuttosto inutile e se ti stai chiedendo perché te lo spiego subito: circa la metà delle interrogazioni sul motore di ricerca sono uniche!
Ciò significa che non è né facile né immediato immaginare la modalità con cui gli utenti ricercheranno un determinato tipo di informazione. Ciò che spesso accade quando i webmaster cominciano a pensare in termini di keyword density è che tendono a rimuovere tutti i sinonimi e termini correlati, focalizzandosi su una specifica parola chiave che cominciano a ripetere meccanicamente lungo la pagina. Non essendo più ottimizzata per quei termini, la pagina web non otterrà nessun ranking per essi.
Ma non va dimenticato che le persone usano la lingua in modi similarmente diversi. Se scriviamo un testo in modo naturale, otterremo un ranking migliore per long tail search, rispetto a chi si è meccanicamente fermato alla keyword density.
Molto più produttivo allora impiegare il tempo necessario ad incrementare la densità e distribuzione delle keyword, per creare un contenuto utile ed originale. Assicurati che i termini scelti come keyword, siano quelli che gli utenti utilizzeranno per ricercare il tuo prodotto o servizio con maggior probabilità.
Non basarti su come tu o la società preferireste definirli.
Come ricercare le parole chiave
Quando selezioni le tue parole chiave, la sfida consiste nel scegliere i termini che porteranno al tuo sito un traffico ben selezionato. Ciascuna pagina del tuo sito può essere oggetto di diverse parole chiave. La tecnica migliore è quella di utilizzare 1 o 2 frasi chiave primarie e al massimo 1 o 2 frasi secondarie. Nei capitoli successivi ti spiegherò come utilizzare queste due tipologie di parole chiave con maggior precisione.
Quando parlo di frasi chiave primarie (in inglese primary keywords) mi riferisco a parole composte che contengano il nome del tuo dominio e preferibilmente termini che solo chi compra potrebbe utilizzare.
Parole chiave primarie includono anche i termini di nicchia (o long tail come li abbiamo già definiti) che ti portano un traffico maggiore e sono facilmente ottimizzatili. Parole chiave secondarie invece (in inglese secondary keywords) sono quelle che contengono termini legati al tuo business ma in termini meno specifici.
Ti faccio un esempio: se ciò che vendi online è un corso di Yoga, e il tuo dominio si chiama yoga.com una parola chiave primaria sarà acquisto corsi Yoga, oppure corso di Yoga economico. Come è facile da intuire, i termini acquisto ed economico, saranno preferibilmente utilizzati da utenti che sono già predisposti ad iscriversi al tuo corso.
Un esempio di parola chiave secondaria per yoga.com potrebbe essere corso yoga snellente oppure meditazione yoga etc. Suddividere le parole chiave in primarie e secondarie, è assolutamente necessario per una strategia SEO di successo.
Uno degli aspetti che nel mio business ha fatto la differenza è stato senza dubbio il passaggio ad una lista indifferenziata di parole chiave, senza un ordine di precedenza. Ottimizzare per “variazioni” o sovrapposizione di termini è un ottimo modo per ottenere un alto posizionamento per più parole chiave, senza perdere il focus sul tema della pagina e senza che la pagina risulti forzata alla lettura.
La ricerca long tail
E’ bene insistere ancora una volta sull’importanza dei termini chiave long tail. Spesso siamo tentati di basare il nostro ranking su termini molto generici e ottimizzare il nostro sito soltanto per essi. Il problema consiste nel fatto che circa la meta delle ricerche sono uniche ogni giorno. Ciò significa che se stai cercando di ottenere un buon ranking per libri usati sarà il caso di soffermarti su variazioni della frase quale negozio di libri usati, comprare libri usati etc.
Mettendoti nei panni degli utenti che intendi raggiungere e ponendoti naturalmente domande e risposte, includerai automaticamente molti termini comuni e frasi che le persone ricercano.
Sovrapporre parole o frasi chiave
Una buona prassi è quella di ottimizzare la stessa pagina per frasi chiave che condividano alcune delle stesse parole chiave. Per fare un esempio, una pagina con un buon ranking per la parola chiave motore di ricerca, dovrebbe avere un buon posizionamento anche per la frase chiave posizionamento nei motori di ricerca.
Utilizza solo poche frasi chiave per pagina
Una nota di cautela è che non si può ottimizzare una pagina per 20 parole chiave diverse. Quando il numero delle tue parole chiave aumenta infatti ciò che diminuisce è il focus sul tema della pagina stessa. Il rischio inoltre, è che la pagina cominci a suonare robotica se ottimizzata per troppi termini.
SEO visibilità e ottimizzazione di parole errate
Inutile dire che l’ultima cosa si possa desiderare per il proprio sito, è avere errori di ortografia sparsi qua e là. Decisamente un tocco di non professionalità. A volte però qualche errore di spelling intenzionale, da inserire nelle keyword metatag può aiutarti.
Non preoccupatevi di sapere cosa sono le keyword metatag per il momento, dedicherò ad esse una capitolo apposito a breve.
[tweetthis]Ottimizzare la propria pagina per alcune parole non scritte correttamente, è diventata una componente da non sottovalutare della strategia di SEO.[/tweetthis]
Ci sono molte parole infatti là fuori che spesso e volentieri si tende a non scrivere correttamente. Visibilità è solo una di queste. Probabilmente tu stesso hai esperienza in questo senso. Esistono sempre e per tutti alcune parole che, seppur sappiamo digitare correttamente, finiamo per scrivere errate.
Personalmente una delle parole che più frequentemente digito in modo sbagliato è motore di ricerca. Come assicurasi dunque che anche chi scrive frettolosamente la parola errata sul motore di ricerca, trovi il contenuto desiderato? La risposta e di nuovo una sola: ottimizzare la pagina per la versione errata della parola. Assicuratevi però di fornire il contenuto reale e di qualità che l’utente sta cercando.
Le parole chiave e il maiuscolo
La maggior parte dei principali motori di ricerca non sono case sensitive. Pertanto la parola Macchina è trattata allo stesso modo della parola macchina.
Le keyword e il trattino
La maggior parte dei motori di ricerca tratta i trattini come uno spazio. Pertanto E-mail è diversa da email. Se un trattino a volte è posto tra due parole, ottimizzare per entrambe le versioni, sarà decisamente un buon aiuto per il tuo ranking.
La ricerca di keyword localizzata
Le persone usano terminologie diverse da paese a paese. Se non provieni dal paese che rappresenta il tuo target market, assicurati di conoscere quali parole comuni vengono utilizzate per descrivere i prodotti o servizi che promuovi in quel luogo.
Gli errori più comuni
Quando si selezionano le parole chiave questi sono i 2 errori più comuni, che basandomi sulla mia esperienza, vanno assolutamente evitati:
- Riferirsi ad un prodotto o servizio con l’espressione aziendale invece che con l’espressione che gli utenti esterni utilizzano.
- Ottimizzare per parole generiche che non solo non sono molto rilevanti ma sono anche estremamente competitive. Ottimizzare il mio sito per la sola parola chiave motore di ricerca sarebbe una buon esempio da non seguire.
Selezionare le parole chiave è una questione di equilibrio
E’ importante selezionare parole abbastanza descrittive così da qualificare il prodotto o servizio ma allo stesso tempo abbastanza generiche da rappresentare includere i termini più spesso cercati.
Le migliori frasi chiave sono composte da un numero di parole che varia da 2 a 5.
Bilanciare le long tail e le head keyword è estremamente importante. Usa la tua home page per inserire le tue parole chiave primarie. Le frasi chiave selezionate per ogni pagine devono ovviamente essere correlate al contenuto della pagina ed devono essere termini preferibilmente garanti di un alto tasso di conversione.
Strumenti Principali per la ricerca delle Parole Chiave
Ci sono una varietà di strumenti sul web, che possono aiutarti a scoprire quali parole chiave vengono utilizzate e con quale frequenza. Mi soffermerò sugli strumenti principali, peraltro quelli che io utilizzo costantemente, per evitare di fornirti una quantità eccessiva ed inutile di informazione.
Personalmente utilizzo sempre come primo strumento il tool di analisi di Google Adwords. Questo non solo perché gratuito ma anche perché è google il motore di ricerca per cui più mi sta a cuore ottimizzare il mio sito web.
Siccome spesso il nome cambia – ma la sostanza no- basta andare in adwords e nel menù Tool/Strumenti trovare la voce corrispondente.
Google Keyword Suggestion Tool
Oltre a suggerire parole chiave in rapporto al termine inserito, questo strumento fornisce il risultato in relazione a siti concorrenti valutando il grado di concorrenza esistente.
Poiché Google ha un volume di ricerca maggiore di qualunque altro motore di ricerca, l’attendibilità dei risultati è piuttosto buona. Questo strumento vi permette di conoscere la concorrenza e fornisce dati aggiornati ogni 12 mesi.
Come puoi vedere dall’immagine qui sotto, Google Keyword Planner e molto semplice da utilizzare. Seleziona il paese che ti interessa, digita la parola, inserisci il codice alfabetico e clicca sul bottone.
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Otterrai a questo punto una preziosa lista di termini chiave in ordine di popolarità, il livello di competitività e il cost per click (vedi immagine di seguito).
Google Adwords Tool consente inoltre di utilizzare un foglio di lavoro per organizzare le vostre campagne pubblicitarie (SEO o pay-per-click) in fondo a destra della pagina.
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WordTracker
WordTracker è uno strumento che ben vale la pena di utilizzare se si ha intenzione di ottenere un’analisi molto approfondita per parola chiave. È possibile acquistare un abbonamento annuale per poche centinaia di dollari o utilizzarlo per un giorno per meno di $ 10. Ci sono inoltre un’ampia varietà di altre opzioni di utilizzo tra cui scegliere.
WordTracker mette a disposizione una guida gratuita che vi consiglio di leggere prima di utilizzare il servizio così da imparare come sfruttarlo al massimo. WordTracker ha anche una funzione (chiamata KEI) che permette di stabilire quanto una frase è competitiva. Sulla base della mia esperienza tuttavia tale funzione non è troppo attendibile.
KEI infatti guarda semplicemente il numero di pagine concorrenti per stabilire quanto un mercato sia competitivo. Più avanti in questo articolo vi rivelerò la mia strategia per definire quanto una frase sia competitiva. Nel capitolo successivo affronteremo qual’ è la modalità migliore per stabilire il livello di competitività di una parola chiave.
Verificare la competitività delle parole chiave
La maggior parte delle persone si basa sul numero delle pagine elencate per parola chiave, per stabilire la competitività delle stesse. Tuttavia questa non è altro che una semplice stima del numero delle pagine che contengono quelle parole da qualche parte nel contenuto o in link che arrivano alla loro pagina.
Il modo migliore per definire la competitività delle parole chiave è dare un’occhiata alla qualità dei siti che appaiono primi sulla lista dei motori di ricerca per quei termini e porsi le seguenti domande:
- Che tipologia di siti web sono? Sono siti che hanno solo un intento informativo o piuttosto commerciale?
- Quanto grandi sono? E quante pagine sono indicizzate da google?
- Qual’ è il loro page rank?
- Sono ben ottimizzati? Ad esempio utilizzano parole chiave nell’anchor text dei link?
- Quanti siti linkano ad essi?
Ti starai chiedendo come diavolo sia possibile ricavare tutte queste informazioni. Ci sono diversi software a pagamento in grado di fornirti tutti questi dati, ma quello che ti sto per suggerire è un metodo molto più rapido e soprattutto gratuito. Si chiama Google Chrome ed è semplicemente un browser, esattamente come Firefox, Internet Explorer etc. Con la differenza che questo browser ti permette di installare un’estensione gratuita che ti fornisce tutti i dati di cui hai bisogno per valutare la concorrenza e per monitorare il tuo SEO ranking.
Una volta installato google chrome, scarica ed installa l’estensione per SEO chiamata chrome SEO. In realtà troverai diverse estensioni per la strategia SEO ma Chrome SEO è la migliore e più aggiornata in assoluto (te lo posso assicurare avendole provate praticamente tutte).
Google Analytics
Hai mai sentito parlare di Google Analytics? Se lavori nel campo del web marketing è probabile che utilizzi questo importante strumento periodicamente. In accordo con la definizione ufficiale Google Analytics è una soluzione di analisi dei dati web di classe enterprise che ti consente di ottenere informazioni dettagliate sul traffico del tuo sito web e sull’efficacia delle campagne di marketing.
Funzioni potenti, flessibili e di facile utilizzo ti consentono ora di visualizzare e analizzare i dati sul traffico in un modo estremamente preciso. In questo capitolo mi soffermerò soltanto sui dati relativi al traffico organico che google analytics offre.
Sono 3 i dati nell’ambito dell’ottimizzazione nei motori di ricerca, che google analytics ti permette di ricavare:
- Quale motore di ricerca porta un traffico maggiore al tuo sito web e con quale tasso di conversione.
- Quali sono le parole chiave che conducono maggior traffico al tuo sito.
- Quali parole chiave ti garantiscono un più elevato grado di conversione
Verifichiamo ora con alcuni esempi con cui ti mostro passo passo come utilizzare analytics per la vostra strategia SEO. Accedi al tuo account e visualizza il rapporto. Quindi sulla dashboard in alto a destra, seleziona sorgenti di traffico.
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Quindi, seleziona l’opzione tutte le sorgenti di traffico (come mostrato di seguito):
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Avrai a questo punto davanti ai tuoi occhi una panoramica dei motori di ricerca che guidano traffico al tuo sito con una specifica sul tasso di conversione di ciascuno di essi. Questo dato è importantissimo, in quanto ti permette di stabilire qual è il motore di ricerca cui vuoi prestare una maggiore attenzione. A questo punto, dai un’ occhiata alle parole chiave su cui dovrai soffermarti maggiormente.
Torna alla panoramica iniziale e questa volta seleziona l’opzione parole chiave.
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Ecco cosa appare.
Fai attenzione a selezionare la tipologia di traffico che ti interessa analizzare, ossia non a pagamento (vedi immagine sopra).
E voilà, ecco a te una lista delle parole chiave più utilizzate dagli utenti e del loro rispettivo valore di conversione.
I METATAG
Come ottimizzare URL, Title Tags & Meta Data.
Passo necessario per avere successo con l’ottimizzazione nei motori di ricerca, è imparare a pensare come un motore di ricerca. I motori di ricerca non leggono le informazioni come farebbe una testa pensante. Seguono però specifiche regole che una testa pensante può e deve conoscere. Qui sotto ho analizzato per te gli step da seguire per poter parlare la loro lingua. Farò riferimento anche al link building, componente fondamentale della strategia SEO di cui parlerò approfonditamente nel capitolo dedicato ai fattori SEO offline.
Ottimizza il tuo URL
Se non hai ancora scelto il nome per il tuo sito web, cerca di trovare un nome che in qualche modo sia legato specificatamente al tema di cui tu o la tua società si occupa. Se ti occupi di online marketing ad esempio, come suonerebbe onlinemarketinguru.com, o motoridiricerca.com?
Ai Domini dai nomi degni di attenzione e degni di memoria.
Ottimizza il titolo della tua home page e le prime 2/3 righe dell’intestazione. Crea un titolo rilevante di circa 60 caratteri. Assicurati che la lista di parole chiave inerenti i contenuti della pagina web in cui il tag appare, siano incluse. Il titolo in cima alla pagina deve essere scritto in H1 HTML, mentre il sottotitolo in H2 HTML. Non preoccuparti troppo se non conosci il linguaggio HTML.
Ecco qui come scrivere il vostro testo:
H1 <h1> titolo </h1>
H2 <h2> sottotitolo </h2>
Ottimizza i meta tag
Quando ci si riferisce a meta tag si parla di solito di:
- title tag
- meta description
- meta keyword tag
Ottimizza il meta tag descritpion
Il meta tag description permette di inserire una descrizione dei contenuti della pagina web in cui esso appare. Non dovrebbe essere più lunga di 200 caratteri e ovviamente deve contenere le vostre SEO keywords. Le meta description tag devono contenere tra un frase e un paragrafo e non apparire riempite a forza di parole chiave.
E’ importante che si tratti di una porzione di testo facilmente leggibile in quanto essa appare nei risultati della ricerca e risulta pertanto fondamentale per aumentare il CTR (click through rate) e raggiungere traffico estremamente selezionato.
Ottimizza i metatag keyword
Il meta tag keyword ha lo scopo di indicare ai motori di ricerca una lista di parole chiave inerenti i contenuti della pagina web in cui il tag appare. La scelta di tali parole rappresenta una fase molto importante della stesura di una pagina web, non tanto perché alcuni motori si basano ancora sui contenuti di questo meta tag per cercare di individuare il tema principale della pagina, quanto perché le keyword individuate dovrebbero poi essere utilizzate nel testo contenuto nella pagina.
La lista di keyword che andranno a costituire il contenuto del meta tag keyword conterrà dunque sia singole parole che piccoli gruppi di parole.
Fattore importante è il numero di parole da inserire nei contenuti del meta tag keyword. E’ importante non eccedere mai in numero: un numero massimo di 5 termini composti (quelle che abbiamo chiamato long tail keyword) è quello che io utilizzo. Ecco un esempio pratico di codice HTML per il meta tag keyword, da inserire nell’intestazione (HEAD) della pagina web:
<META NAME=”KEYWORDS” CONTENT=”commercialista,ragioniere, studio di ragioneria,consulenza fiscale,consulente, ragioniere commercialista, commercialista milanese,milano,ecc.”>
Come si può notare, le keyword sono separate da virgole. Tra gli esperti in ottimizzazione dei siti e posizionamento nei motori di ricerca, la discussione su come le keyword vadano indicate all’interno del meta tag è ancora aperta. C’è chi consiglia di non usare virgole, chi di separare le parole con una virgola e uno spazio. Uno dei metodi considerati più “corretti”, e che la maggior parte degli esperti SEO avvallano, è quello di separare le keyword solo con una virgola, evitando gli spazi semplicemente per non introdurre caratteri superflui.
Anche la posizione delle parole all’interno della lista possiede la sua importanza: le parole elencate ai primi posti vengono considerate dai motori di ricerca più rilevanti rispetto a quelle che seguono. Per questo è sempre bene inserire tra le prime parole quelle che presumibilmente verranno usate più frequentemente nelle ricerche degli utenti.
Qui sotto puoi vedere un esempio di ottimizzazione di meta title, meta description e meta keyword su tematiche di web marketing con uso di interfaccia wordpress.
Consigli di comportamento per ottimizzare i meta tag Robots
Differentemente dai precedenti meta tag analizzati, il meta tag ROBOTS non ha lo scopo di fornire informazioni inerenti i contenuti della pagina web. Al contrario, si tratta di un modo per comunicare con lo spider del motore di ricerca e invitarlo a seguire alcune direttive circa l’uso della pagina web prelevata.
Attualmente, le direttive impartibili allo spider sono 2 ed hanno i seguenti scopi:
- Richiesta di includere (o non includere) i contenuti della pagina nell’archivio del motore di ricerca
- Richiesta di seguire (o non seguire) tutti i link presenti nella pagina, al fine di individuare altre pagine del sito web
Per chiedere allo spider di indicizzare (ovvero archiviare) i contenuti della pagina si usa la direttiva INDEX. Se, invece, non si desidera che i contenuti della pagina vengano archiviati si usa la direttiva NOINDEX. Per chiedere allo spider di seguire tutti i link contenuti nella pagina si usa la direttiva FOLLOW. Al contrario, per impedire che lo spider segua i link contenuti nella pagina si usa la direttiva NOFOLLOW.
I due tipi di direttive possono essere combinati a piacere e inclusi nel contenuto del tag ROBOTS separandoli con una virgola.
Il seguente esempio invita lo spider a catalogare la pagina e a seguirne tutti i link trovati al suo interno:
<META NAME=”ROBOTS” CONTENT=”INDEX,FOLLOW”>
L’esempio successivo chiede allo spider di non includere la pagina negli archivi del motore di ricerca.
Tuttavia, si invita lo spider a seguire i link presenti nella pagina:
<META NAME=”ROBOTS” CONTENT=”NOINDEX,FOLLOW”>
Le due direttive possono essere combinate tra loro a discrezione del webmaster e compatibilmente con le sue esigenze. Ti consiglio di non far archiviare pagine dai contenuti temporanei e soggette a prossima cancellazione.
Puoi ad esempio chiedere allo spider di non seguire i link ad alcune pagine private del sito, non dedicate al pubblico lettore. Una raccomandazione importante da fare circa i contenuti del meta tag ROBOTS è quella di non indicare direttive in conflitto tra di loro (ad esempio INDEX e NOINDEX insieme) e quella di non ripetere le direttive.
Esistono 2 ulteriori direttive: ALL, che “accende” tutte e due le direttive e che quindi è sinonimo di “INDEX,FOLLOW”, e NONE che “spegne” tutte e due le direttive e che è dunque sinonimo di “NOINDEX,NOFOLLOW”.
Alcune importanti precisazioni finali
- In mancanza del meta tag ROBOTS, gli spider si comportano comese avessero trovato INDEX,FOLLOW
- I motori di ricerca che riconoscono e rispettano il meta tagROBOTS sono la maggior parte, ma non tutti. Ho usato il termine “consigli di comportamento” proprio perché non c’è la sicurezza matematica che tutti gli spider seguano le indicazioni del meta tag ROBOTS
I meta tag dedicati a Google
Esistono meta tag espressamente dedicati al motore di ricerca Google. Quando Google visita una pagina web, archivia nei propri database il file HTML ricevuto. Successivamente, quando gli utenti effettuano una ricerca, Google offre, oltre ai link alle pagine web elencate, anche un link alle copie che tiene in archivio; tale link mostra la dicitura “Copia cache” o “Cached”.Questo permette agli utenti di prendere visione dei contenuti della pagina web risalenti a quando Google ha visitato la medesima, cosa che può tornare comoda qualora la reale pagina web non fosse raggiungibile per problemi tecnici.
Tuttavia, alcuni webmaster non gradiscono che Google consenta agli utenti di osservare la pagina HTML così come è stata letta dal motore di ricerca. Per questa ragione, Google ha ideato un apposito meta tag attraverso il quale i webmaster possono chiedere al motore di ricerca di non conservare una copia della pagina web.
Ecco la sua sintassi:
<META NAME=”GOOGLEBOT” CONTENT=”NOARCHIVE”>
L’uso di questo meta tag impedisce a Google di tenere una copia della pagina e rimuove dai risultati delle ricerche la visualizzazione del link con la dicitura “Copia cache”. Il secondo meta tag dedicato a Google consente di rimuovere dai risultati delle ricerche lo “snippet”, ovvero l’estratto della pagina che Google crea “al volo” e che mostra sotto il link alla stessa. Questo meta tag è nato perché non sempre gli estratti creati da Google sono realmente rappresentativi dei contenuti della pagina. In tali casi, il webmaster può preferire di non far mostrare alcun estratto, ricorrendo al seguente meta tag:
<META NAME=”GOOGLEBOT” CONTENT=”NOSNIPPET”>
Va notato che tale richiesta di rimozione degli estratti comporta implicitamente anche la rimozione della copia della pagina che Google mantiene nei suoi archivi, producendo il medesimo effetto del meta tag “NOARCHIVE” poc’anzi illustrato.
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TO BE CONTINUED…
Eccoci arrivati alla fine di questa prima parte della mia guida completa sull’ottimizzazione sui motori di ricerca. Seguiranno altri 3 articoli per completare questo vero e proprio manuale SEO. Se desideri essere informato dei prossimi post che usciranno, ti invito a iscriverti alle NEWSLETTERS con il modulo qui sotto.
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